Red Dead Redemption

giovedì, giugno 09, 2011 | | Bookmark and Share

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Recensioni Red Dead Redemption da Utente

Recensione : Red Dead Redemption (Blu-ray) Se "Per un pugno di dollari" è il VOSTRO film, Red Dead Redemption è il VOSTRO videogioco! Nell'ultima produzione Rockstar Games (gli stessi di GTA) si respira lo spirito degli spaghetti-western di Sergio Leone e di quel gran brutto ceffo di Clint Eastwood. Un impianto tecnico di prim'ordine, una storia decente, una giocabilità collaudata del sand-box, ulteriorimente raffinata fanno di questo videogioco un piccolo capolavoro da avere.

Recensione : Red Dead Redemption (Blu-ray) Un gioco di mole impressionante, non saprei neanche da dove cominciare per descriverlo. Una marea di cose da fare, tutte ben implementate all'interno del filo logico della trama, anche se a volte rischia di essere un po' ridondante, e forse un po' troppo semplice in certi aspetti. Graficamente eccelso, un realismo notevole e un'ambientazione mozzafiato racchiudono il tutto, a volte davvero non sentirete neanche l'esigenza di continuare con la storia principale per dedicarvi a tutto quello che in più ha da offrire. La colonna sonora appena accennata io l'ho trovata perfetta per l'atmosfera e soprattutto utile per immedesimarsi maggiormente in quelle lande che a quel tempo erano decisamente desolate. In tutto questo, trovo solo una pecca, che per i miei personalissimi gusti, è piuttosto grossolana: la trama. A mio giudizio, la storia poteva essere sviluppata di più e meglio, dato che ho sempre avuto la sensazione di un filo conduttore presente solo in sottofondo, senza mai imporsi chiaramente all'interno della struttura di gioco. Tutte le varie missioni e missioncine per andare a beccare quel maledetto di Williamson e soci, in realtà io le ho viste più come un modo attraverso il quale Rockstar ha detto: "ok, ora gli facciamo fare una bella corsa di cavalli... ora invece un bello sterminio con la gatling.... ora gli facciamo provare la dinamite...". Chiaro, in tutti i giochi R* è sempre stato così, ma mi sembra che comunque ci fosse sempre un perchè si dovevano fare certe cose (e chi ha giocato a GTA San Andreas forse mi può capire) mentre qui invece ogni tanto sfuggiva il senso proprio del "perchè".. Poco accennato il cambiamento di John, da "cattivo" a "buono", ecco, avrei voluto un Marston più "incaxxato" per quello che gli è stato fatto, e meno propenso a ubbidire come un cagnolino a tutte le stramberie dei vari personaggi che incontra. Poco coinvolgimento dunque nella storia personale del protagonista, nel quale non mi sono sentito più di tanto immedesimato.